Biografia

Monica Biancardi, Napoli 1972, si laurea in scenografia con una tesi sperimentale sulla fotografia di teatro. Inizia a lavorare per importanti registi (svolgendo parallelamente l’attività di docente) realizzando al tempo stesso personali ricerche.

La prima Credere, vent’anni di sguardi bianco/nero al sud Italia, viene in parte acquistata assieme ad altri diversi lavori, dalla Bibliothèque Nationale de France, e nel 2014 invitata nel programma ufficiale del Mois de la Photo di Parigi.

Prima mostra pubblica è Ritratti, inaugurata a Napoli nel 2003 per poi proseguire in giro per l’Europa vincendo vari premi, tanto che Achille Bonito Oliva la invita a progettare un’intera cella all’interno della Certosa di Padula, durante la rassegna “Le Opere e i giorni”.
Nel 2018, in occasione della mostra Ritratti presso il Museo di Roma in Trastevere, esce il volume manodopera per la casa editrice Contrasto.

“Dolore”, parte del progetto artistico Aldilà, è acquisito dalla nuova Metropolitana di Napoli e installato nella fermata Lala.

Nel 2006 espone a Castel Sant’Elmo di Napoli Mutamenti, dedica al padre (cat. Electa).

Sensibile al tema dell’integrazione culturale, per l’Al Quds University di Gerusalemme, Monica espone il lavoro svolto per anni in Palestina (cat. Al Quds University) e poi in forma multimediale al MAV di Ercolano Tra le immagini.

Nel 2009 realizza su invito della Soprintendenza di Napoli una grande mostra dal titolo Orientamenti al Museo di Capodimonte di Napoli (cat. Shin Art).

Nell’ottobre 2012 il MART la invita ad esporre il progetto Habitus.

Nel 2015 vince il Premio DolomitiArteContemporanee.

Nel 2017 pubblica per la casa editrice Damiani RiMembra, progetto durato più di sette anni a cui collabora il poeta Gabriele Frasca. Il lavoro viene esposto al Museo Nitsch di Napoli, all’I.I.C. a Parigi durante Paris-Photo, al Museo di Santa Maria della Scala a Siena ed è scelto per rappresentare La Biennale de la Photographie Italienne al festival de Aubagne nel 2018.

Nel febbraio 2019 inaugura Shazar Gallery in Napoli con parte del progetto Punti di Vista, il cui polittico Finis Terrae viene acquisito dal Museo Madre di Napoli.

Negli ultimi anni il suo interesse per la fotografia l’ha portata ad indagare la “scrittura con la luce” attraverso altri mezzi, come le incisioni su superfici di plexiglass o di carta la cui lettura è possibile se illuminate in un certo modo; questa ricerca è messa a frutto nel progetto The catalogue of Huts del 2022 esposta nel gennaio 2023 presso Shazar Gallery.

Insegna Fotografia e Direzione della Fotografia all’Accademia di Belle Arti.

Le sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private di arte contemporanea.

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