The Catalogue of Huts
The Catalogue of Huts è l’istantanea di quanto accaduto alle donne all’interno delle mura domestiche durante il periodo del lockdown.
Il lavoro, nato come mappatura di denuncia mondiale da parte dei paesi che chiudevano i propri confini man mano che il virus si propagava, si è poco dopo focalizzato su quanto accaduto alle donne.
I paesi assumono l’aspetto di “capanne “, il cui tratto ingenuo ricorda le fiabe per bambini, in contrasto con la rappresentazione infografica dei grandi numeri percentuali (che, preceduti da un segno + designano la crescita, rispetto all’anno precedente, delle denunce per abusi o maltrattamenti sulle donne) restituendo così una mappatura falsata: troppi paesi – democratici e non – hanno denunciato percentuali del tutto ingannevoli. Ne risulta il carattere fasullo e ipocrita del dato statistico mascherato da prodotto scientifico.
Al centro in basso “ YES/NOT” è il codice dissimulato usato al telefono dalle donne che riuscivano a denunciare le violenze alle autorità competenti.
Volendo in tale contesto rappresentare un’istantanea storica e alla lettera “fotografica”, in grado di far risaltare la “trasparenza” del dolore, Biancardi sceglie allora di scrivere l’opera con la luce, come la sfera dei sensi rappresentata attraverso 5 prodotti femminili incisi su plexiglass come graffi di luce, visibili solo se illuminati.
La fotografia b/n di un gesso femminile ricoperto di spine e serrato dal riflesso della saracinesca è stata scattata il 21/11/2020 quando partiva il secondo lockdown ( ritrovato frantumato il giorno dopo). Il 21/11/2022 l’artista stava morendo e le sue cicatrici hanno dato vita a “Rinascita”, augurio di un epilogo di un periodo storico.
L’invito è di non fermarsi alle superfici ma di andare oltre, imparando a leggere e a riflettere sopra e dentro le ombre.