RiMembra

“RiMembra” è un reportage che raccoglie le membra sparse per luoghi e negli anni, collegandole a spazi, fisici o mentali, tra i quali non vi è nessun appartenenza.
Ciascuna immagine nasce sola, autonoma ma con una valenza mutila, che attraverso le sue linee di forza, anche a distanza di anni, si congiunge ad un’altra immagine.
Dittici e trittici si compongono attraverso corrispondenze coloristiche, come: il trittico composto dalla luce che entra in un tempio di Taipa (2015) che sembra attraversare il volto di donna nella sauna di Lucrino (2010) e infrangersi in un lago di San Francisco ( 2012); o concettuali, come: la terra del deserto in Palestina (2011) perfettamente corrispondente al muro del pianto a Gerusalemme (2014). Momenti diversi ricongiunti negli anni, che inducono alla riflessione, al richiamo alla mente, generando ricordi belli o brutti. Non a caso il tema Ri è attaccato al sostantivo Membra. In questo modo l’immagine è capace di generarne un’altra ed i collegamenti si sviluppano strada facendo, formando un paradossale collage in movimento nel corso del tempo, che trascende la singola immagine fissa.
Le foto dei ventitrè dittici e dei tre trittici, vengono allestite a distanza di cinque cm, valorizzandone la forza individuale ma al tempo stesso, vanno lette in un contesto compositivo formale e concettuale.

Il progetto durato più di sette anni, a cui il poeta Gabriele Frasca ha dedicato dei versi ad hoc, diventa un dialogo tra poesia ed immagini restituito poi sotto forma installativa che dà vita, il giorno del vernissage, ad una performance.

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